Paola Bonora




Mando il mio saluto al sole

al caldo fiume che ha riempito le mie vene

alle nuvole della pioggia che mi hanno portato lunghi sogni

al triste invecchiare dei pioppi del campo

che mi hanno protetta ogni volta che ci ha visitato la siccità

mando il mio saluto allo stormo dei corvi

essi mi hanno portato sempre il fresco profumo dei frutti della notte

e a mia madre che si guardava nello specchio

e sembrava il mio volto invecchiato

Il mio saluto alla terra

alla terra che nell’eccitazione di generarmi

ha riempito il suo grembo sotterraneo di semi verdi

verrò, verrò, arriverò

con i miei riccioli: gli alati profumi della terra

con i miei occhi: la brillante intimità della notte

e porterò tutti i fiori che ho raccolto

sull’altro versante della valle

verrò, verrò, arriverò

e allora i cancelli saranno inondati d’amore,

e lì saluterò ogni persona capace d’amare

e io lo so:

lì ci sarà una ragazza, in piedi di fronte ai cancelli,

quei cancelli inondati da un diluvio d’amore…

e saluterò nuovamente anche lei.

Forough Farrokhzad (1935-1967)

به آفتاب سلامی دوباره خواهم داد
به جویبار که در من جاری بود
به ابرها که فکرهای طویلم بودند
به رشد دردناک سپیدارهای باغ که با من
از فصل های خشک گذر میکردند
به دسته های کلاغان
که عطر مزرعه های شبانه را
برای من به هدیه میآورند
به مادرم که در آینه زندگی میکرد
و شکل پیری من بود
و به زمین ، که شهوت تکرار من ، درون ملتهبش را
از تخمه های سبز میانباشت - سلامی ، دوباره خواهم داد


میآیم ، میآیم ، میآیم
با گیسویم : ادامهء بوهای زیر خاک
با چشمهام : تجربه های غلیظ تاریکی
با بوته ها که چیده ام از بیشه های آنسوی دیوار
میآیم ، میآیم ، میآیم
و آستانه پر از عشق میشود
و من در آستانه به آنها که دوست میدارند
و دختری که هنوز آنجا ،
در آستانهء پر عشق ایستاده ، سلامی دوباره خواهم داد